Which criminal protection of the environment? The results of an empirical investigation at the Court of Milan (2022)
Pubblicato nel n. 4\2023
Lo scritto è stato sottoposto, in forma anonima a blind peer review
Abstract. Il contributo prende le mosse dai risultati di una ricerca empirica condotta sulla giurisprudenza del Tribunale di Milano del 2022 sui reati ambientali. Ciò che emerge è la larghissima prevalenza delle fattispecie contravvenzionali; fatta eccezione per la fattispecie di traffico organizzato di rifiuti di cui all’art. 452-quaterdecies c.p., i delitti ambientali (e in particolare quelli introdotti nel 2015) non hanno trovato applicazione. La ricerca offre l’occasione non solo di svolgere qualche riflessione critica sui confini applicativi dell’art. 452-quaterdecies c.p., con particolare riguardo ai rapporti con i reati di cui agli artt. 416 c.p. e 256 T.U.A., ma soprattutto sulla razionalità della strategia preventiva adottata dal legislatore, che scommette sulla minaccia di pene detentive destinate a non essere mai applicate.
Abstract. The paper builds on the results of an empirical research conducted on the 2022 decisions of the Court of Milan on environmental crimes. What emerges is the very large prevalence of contraventions; with the exception of the case of organized waste trafficking under Article 452-quaterdecies c.p., environmental crimes (and in particular those introduced in 2015) have not been applied. The research offers an opportunity not only to carry out some critical reflections on the applicative boundaries of Article 452-quaterdecies c.p., with particular regard to its relationship with the crimes under Articles 416 c.p. and 256 T.U.A., but above all on the rationality of the preventive strategy adopted by the lawmaker, which bets on the threat of prison sentences destined never to be applied.
Parole chiave: Ricerca empirica, dati, giurisprudenza, traffico organizzato di rifiuti, pena
Key words: Empirical research, data, case law, organized waste trafficking, sanctions