Environment, corporate sustainability and criminal policy: the new EU criminal law directive
di María-José PIFARRÉ DE MONER
Pubblicato nel n. 2\2024
Lo scritto è stato sottoposto, in forma anonima a blind peer review
Abstract. L’adozione della nuova Direttiva UE sulla protezione penale dell’ambiente comporta la sostituzione e l’ampliamento della precedente Direttiva del 2008, introducendo mutamenti molto ampi e sostanziali in conformità con la crescente esigenza di protezione dell’ambiente e per allineare la normativa europea agli strumenti internazionali in materia, compreso sotto il profilo dell’ecocidio. La Direttiva non solo crea nuove fattispecie di reato relative a comportamenti precedentemente privi di rilevanza penale e amplia le fattispecie preesistenti, ma introduce anche significative novità sul piano sanzionatorio, in particolare in ordine alla definizione di limiti minimi di pena massima. La nuova Direttiva si sofferma inoltre nelle sue premesse (considerando) su questioni generali fondamentali come il dolo e la colpa nei nuovi reati ambientali, la giurisdizione, la prescrizione o la protezione del whistleblower. In termini di prevenzione, tra le altre misure, crea nuovi obblighi per gli Stati membri, come la raccolta di dati comparabili e consolidabili o la creazione di un piano quinquennale di revisione normativa. Suggerisce inoltre la creazione di un’autorità per centralizzare il coordinamento tra le diverse autorità nazionali.
Abstract. The approval of the new EU Directive on environmental protection through Criminal Law is intended to replace and expand the 2008 regulation of the same name by introducing very broad and substantial changes in accordance with the growing demand for environmental protection and to adapt to international instruments on the matter, including ecocide. The Directive not only creates new criminal types that concern new crimes not previously punished and expands existing ones, but also introduces the novelty of setting a precise quantitative criminal framework at its maximum threshold. As a novelty, it proposes an entire new legal framework in which it also introduces and defines basic general issues such as intention, or issues of jurisdiction, limitation periods or protection of whistleblowers, among others. From a preventive point of view, among other measures, it creates new obligations for States, such as the collection of comparable and consolidated data or the creation of a five-year regulatory review plan. It also suggests the creation of an authority that centralizes coordination among the different national authorities.
Parole chiave: Reati ambientali, ecocidio, politica criminale ambientale, coordinazione internazionale.
Key words: Environmental crimes, ecocide, environmental criminal policy, international cooperation.