LEXAMBIENTE 
Rivista Trimestrale di Diritto Penale dell'ambiente 
Rivista classificata scientifica per il settore IUS17 da ANVUR - ISSN 2612-2113

 

                                                                                                       

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The new European directive on criminal protection of the environment: reasons for the reform and the offence structure of the foreseen offences

 

di Licia SIRACUSA

Pubblicato nel n. 2\2024
Lo scritto è stato sottoposto, in forma anonima a blind peer review

Abstract. La direttiva 2024/1203 sulla tutela penale dell’ambiente costituisce un punto di svolta nel processo evolutivo della potestà normativa penale dell’Unione europea. Essa inaugura l’impiego di un modello di armonizzazione di tipo dettagliato e totalizzante, che disciplina in maniera minuziosa tutti i profili penali della materia oggetto di intervento e si spinge sino a prevedere vincoli di ravvicinamento delle discipline di alcuni istituti di parte generale, come la prescrizione del reato. Sul versante della struttura offensiva degli eco-crimini invece, le principali novità riguardano: 1) l’ampliamento della tutela ambientale anche a fattispecie poste a tutela della salute pubblica (danno/pericolo da prodotto) o del clima; 2) la definizione tramite indicatori della soglia di rilevanza offensiva necessaria a far scattare l’intervento penale e della non trascurabile quantità (di rifiuti o di specie animali e vegetali trafficate); 3) la previsione che i reati-base assumano la forma di fattispecie aggravate/qualificate dall’evento, laddove cagionino danni ambientali di enorme portata (c.d. “ecocidio”).

Abstract. Directive 2024/1203 on the protection of the Environment through Criminal Law constitutes a turning point in the evolutionary process of the European Union’s criminal law powers. It inaugurates the use of a detailed and all-encompassing harmonisation model, which regulates in detail all criminal profiles of the subject matter and goes so far as to provide for approximation constraints of the disciplines of general institutions, such as the statute of limitations. On the offensive structure of eco-crimes, however, the main novelties concern: 1) the extension of environmental protection also to cases placed to protect public health (product damage/hazard) or the climate; 2) the definition by means of indicators of the threshold of offence required to activate criminal intervention and of the non-negligible quantity (of waste or animal and plant species trafficked); 3) the provision that basic-offences take the form of aggravated/qualified criminal offences, where they cause environmental damage of enormous magnitude (so-called ‘ecocide’).

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Parole chiave: Reati ambientali, direttiva europea 

 

Key words: Environmental crimes, European directive

 

 

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visualizza nel fascicolo n. 2/2024