di Alice RALLO
Pubblicato nel n. 4\2020
Lo scritto è stato sottoposto, in forma anonima a blind peer review
Abstract. Il presente lavoro si propone di affrontare la delicata questione delle condizioni di ammissibilità dei condoni edilizi all’interno delle Aree Naturali Protette. In particolare, l’articolo si concentra su alcuni problemi interpretativi relativi all’applicazione del terzo condono (art. 32 D.L. 269/2003) nei Parchi italiani. La questione si rivela ancora attuale, e questo a causa delle numerose istanze di condono rimaste da esaminare. Conclude la disamina una riflessione sui poteri sanzionatori dell’Autorità di gestione dell’Area Protetta rispetto alle opere abusive insistenti sul suo territorio, quando sulle stesse attualmente pende una domanda di condono.
Abstract.This work aims to address the sensitive issue of amnesties for infringement of building regulations’ admissibility conditions inside of Protected Areas. In particular, the article focuses on some interpretative problems related to the third amnesty application (art. 32 D.L. 269/2003) within Italian Parks. Due to the numerous requests for amnesty remained to be examined, the question is still relevant. The discussion ends with a reflection on sanctioning powers of Protected Area’s Managing authority related to illegal buildings standing on its territory, when a request for amnesty is currently pending about these
Parole chiave: condono edilizio, condizioni di ammissibilità, Aree Naturali Protette, Parchi, istanze di condono, poteri sanzionatori, opere abusive.
Key Words: amnesty for infringement of building regulations, admissibility conditions, Protected Areas, Parks, requests for amnesty, sanctioning powers, illegal buildings.