Pubblicato nel n. 3\2022
Lo scritto è stato sottoposto, in forma anonima a blind peer review
Abstract. Il presente contributo si propone di analizzare il delitto di “attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti”, previsto e disciplinato ai sensi dell’art. 452-quaterdecies cod. pen., esaminandone taluni aspetti controversi anche alla luce del dato applicativo che emerge dalla lettura di alcune pronunce giurisprudenziali. In particolare, muovendo da una breve disamina degli elementi costitutivi richiesti ai fini dell’integrazione dell’illecito, di cui viene altresì evidenziata la centralità in materia di contrasto alla criminalità ambientale, ci si sofferma sul presupposto “organizzativo” e, nel dettaglio, sulla portata del requisito dell’“allestimento di mezzi e attività continuative organizzate”, ricostruendo le ragioni per cui, spesso, la giurisprudenza ne ha fornito un’interpretazione estensiva.
Abstract. This paper aims to analyse the crime of “Organized activities for the illegal trafficking of waste”, provided by the Article 452-quaterdecies of the Italian Criminal Code. In this regard, the focus will be on some of its controversial sides that emerge from the study of several law cases application. In particular, moving from a brief examination of the constitutive elements required for the integration of the crime, the centrality of which in the field of combating environmental crime is also highlighted, we dwell on the “organizational” prerequisite and, in detail, on the scope of the requirement of the “setting up of means and continuous organized activities”, reconstructing the reasons why, often, case law has provided an extensive interpretation of it.
Parole chiave: rifiuti, traffico illecito, giurisprudenza
Key words: waste, illegal trafficking, case law