Pubblicato nel n. 3\2023
Lo scritto è stato sottoposto, in forma anonima a blind peer review
Abstract. Dal momento della sua entrata in vigore la disciplina italiana dei cd. eco-delitti, emanata nel 2015 sulla scia dell’input europeo, ha mostrato numerose criticità, tradottesi in un’applicazione incostante e nel complesso insoddisfacente. Se alcune criticità sono da ricondursi alle difficoltà di formulazione della norma secondo i principi che sorreggono il diritto penale, la questione presenta problematiche di natura sistemica, da affrontare guardando alle scelte di politica del diritto, laddove si consideri il tema della protezione dell’ambiente nel contesto delle attività economiche e industriali.
Abstract. Since its entry into force, the Italian regulation of so-called eco-crimes, enacted in 2015 in the wake of European input, has shown several criticalities, resulting in an inconsistent and overall unsatisfactory application. Some of the critical issues are due to the difficulties in formulating the rule in accordance with the principles underpinning criminal law. However, given the context of economic and industrial activities, the environmental protection presents systemic problems, which must be addressed by looking at legal policy choices.
Parole chiave: eco-delitti, criminalizzazione, clausola di illiceità, attività economiche, imprese
Key words: eco-crimes, criminalisation, illegality clause, economic activities, corporations