Pubblicato nel n. 1\2024
Lo scritto è stato sottoposto, in forma anonima a blind peer review
Abstract. Il presente contributo analizza l’utilizzo dell’istituto del caso fortuito nell’ambito delle contravvenzioni ambientali, prevalentemente discusso dalla dottrina e dalla giurisprudenza nei casi
in cui sussistono “fattori esterni” (guasti tecnici, eventi atmosferici imprevedibili e condotte di terzi) idonei ad incidere sulla rimproverabilità del soggetto agente. Si conduce un’analisi dei principali
orientamenti dottrinali e giurisprudenziali relativi all’elemento soggettivo dell’illecito contravvenzionale e all’istituto del caso fortuito, per poi esaminarne l’applicazione in relazione alla casistica in materia di contravvenzioni ambientali. Il contributo evidenzia come l’inquadramento sistematico dell’istituto del caso fortuito e gli orientamenti giurisprudenziali in materia di accertamento della colpa penale possano comportare, in concreto, la sussistenza di tensioni con il principio di colpevolezza.
Abstract. This article analyses the use of unforeseeable circumstances in the field of environmental offences, mainly applied by doctrine and jurisprudence in cases in which there are “external factors” (technical faults, unforeseeable atmospheric events and the conduct of third parties) capable of affecting the culpability of the agent. The paper analyses the main doctrinal and jurisprudential orientations relating to the subjective element of misdemeanours and fortuitous events, and then examines its application in relation to the case law regarding environmental offences. It is highlighted how the systematic framework of fortuitous events and the jurisprudential orientations on the ascertainment of criminal guilt entail, in practice, the existence of some conflict with the principle of culpability.
Parole chiave: Contravvenzioni ambientali, colpevolezza, elemento soggettivo, caso fortuito, guasti
Key words: Environmental misdemeanours, culpability, mens rea, unforeseeable circumstances, malfunctions