Pubblicato nel n. 2\2019
Lo scritto è stato sottoposto, in forma anonima a blind peer review
Abstract: Il presente lavoro analizza in primo luogo la funzione svolta all’interno del “sistema 231” dai modelli di organizzazione e gestione; successivamente, dopo aver dato conto, anche ripercorrendo la più recente giurisprudenza, della problematica esegesi dell’art. 452-bis c.p., si interroga su quali conseguenze quest’ultima possa determinare sul piano della responsabilità da reato ambientale degli enti.
Abstract: The paper firstly analyzes the role of compliance programs within the “231 system”; secondly, it describes the problematic exegesis of the art. 452-bis c.p., also referring to the latest jurisprudence, in order to ascertain what consequences it determins with regard to corporate liability for environmental crimes.
Sommario: 1. La responsabilità “amministrativa” delle persone giuridiche: principi fondamentali e ruolo dei modelli di organizzazione e gestione – 2. La responsabilità per reati ambientali: focus sul delitto di inquinamento ambientale. 2.1. La problematica individuazione del fatto tipico. 2.1.1. L’abusività. 2.1.2. La compromissione o il deterioramento significativi e misurabili – 3. Deficit di tassatività e giudizio di idoneità: quale modello di organizzazione e gestione?
Parole chiave: modelli di organizzazione e gestione; responsabilità degli enti per reato ambientale; inquinamento ambientale; principio di legalità.
Key words: compliance programs; corporate liability for environmental crimes; environmental pollution; rule of law.